Il racconto delle origini
Le coppie che stanno cercando di diventare genitori attraverso la PMA spesso si chiedono se, quando e come dovranno raccontare ai figli come sono venuti al mondo.
INFERTILITÀ
Dott.ssa Silvia Grossi


Questo delicato momento viene spesso definito disclosure, ossia svelamento, presupponendo che ci sia un segreto, qualcosa che per svariate ragioni è stato tenuto nascosto perché il parlarne è difficile o pericoloso. Per questo motivo è preferibile parlare di racconto delle origini che rimanda alla presenza di una storia di cui il bambino fa parte - individuale, di coppia e famigliare - che come tutte le storie può avere dei momenti belli e altri più difficili.
Quindi, quando e come parlare delle proprie origini ai figli nati da PMA?
Prima se ne parla, meglio è.
Le ricerche scientifiche sono concordi nel rilevare gli effetti migliori, sia sulla qualità delle relazioni familiari sia sul benessere psicologico in età adolescenziale, quando il racconto avviene in età prescolare (prima dei 7 anni).
Si può scegliere il momento giusto o utilizzare quella che viene definita la strategia del piantare semi (in inglese, planting), che prevede di raccontare in più momenti il percorso di fecondazione in un processo che dura nel tempo, che permette ai genitori di adattare il racconto e le sue modalità alle varie fasi di sviluppo dei figli, aggiungendo, specificando e rendendo più chiare e complete le informazioni anche in base ai dubbi, le curiosità e le domande che i figli stessi portano.
Se sin da piccoli i bambini hanno la possibilità di ascoltare questo racconto, esso si integrerà con spontaneità nella loro idea di sé e di famiglia e si “pianterà” anche un messaggio di coraggio e determinazione in cui la sofferenza può essere trasformata in speranza proprio grazie al desiderio di creare una famiglia.
E perché no? Ci si può far aiutare da un libro o dalle fotografie che raccontano il viaggio che hanno fatto mamma e papà per diventare genitori.
Le coppie che stanno cercando di diventare genitori attraverso la PMA spesso si chiedono se, quando e come dovranno raccontare ai figli come sono venuti al mondo.
Non esiste un’indicazione univoca a questi dubbi: ogni coppia deve sentirsi libera di fare la scelta che sente più funzionale per sé e il proprio equilibrio.
Quello che è importante tenere a mente è che per i figli è importante conoscere la propria storia sin dalle origini per costruire un completo senso di identità e di appartenenza alla propria famiglia.
Inoltre, molto spesso non è tanto quello che viene detto, ma quello che non viene detto che crea problemi. Mantenere il segreto rischia, infatti, di rendere più faticosa la comunicazione all’interno della famiglia creando lontananza tra genitori e figli e minando il rapporto di fiducia reciproca; può, inoltre, diventare un peso difficile da sostenere per i genitori, oltre al rischio che i figli si sentano traditi e ingannati qualora lo scoprano da soli o da altri.
La decisione e il modo con cui raccontare è importante siano concordati all’interno della coppia ed è importante che ciò avvenga dopo aver “fatto i conti” con le proprie ferite per evitare di investire i figli di emozioni dirompenti e difficili da gestire.